NEW YORK era DECO’
Nel 1982, in alto, tra le nuvole, impressionato dai primi grattacieli di New York, era come fotografare un sogno di bellezza elevato verso il cielo.
C’era una contrapposizione tra la grandezza dei grattacieli e la sensazione di solitudine che essi mi ispiravano. Nel mirino della macchina fotografica piazzata sul cavalletto si stagliava una America distante e superba, che mi faceva sentire piccolo.
L’architettura Decò che ho cercato mappa alla mano* nelle strade di Manhattan, è piena di motivi figurativi in rilievo e la luce, con le sue ombre, vi crea atmosfere di sublime inutilità. Uno stile e modello di gusto estetico che, come molte altre influenze, è sbarcata a New York dal Vecchio Continente e subito inglobata, consumata e dimenticata. Scattavo quindi consapevole e rincuorato del valore documentale di questo lavoro.
Figure fantastiche e decori sono ormai scomparsi dalle facciate della nuova architettura, tutta vetro e acciaio. Oggi a New York ci sono più di 6000 grattacieli; l’ultimo si staglia dove sono crollate le Torri Gemelle.